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The story of Beatles’ song “Hey Jude”

Immagine presa da Microsoft Bing: nella foto Paul McCartney nel videoclip di “Hey Jude”

Vi è mai capitato di ascoltare una canzone e improvvisamente chiedervi: “Ma come sarà nata questa canzone?”. A me capita molto spesso e quindi per soddisfare la mia curiosità e anche quelle vostre, ho deciso di aprire questa rubrica dove vi farò scoprire quali storie si nascondono dietro alle canzoni.

La canzone che oggi vorrei analizzare con voi è “Hey Jude” dei Beatles. Questa canzone è indubbiamente una delle canzoni più famose di questo gruppo, ma come sarà nato questo pezzo che ha ben 53 anni? 

Questo pezzo pubblicato nel 1968 doveva far parte del noto album della band “White Album”, ma alla fine è uscito come singolo. Il brano è stato scritto da Paul McCartney in un periodo molto particolare, infatti durante quell’anno John Lennon stava divorziando dalla sua prima moglie Cinthya Powell. La preoccupazione maggiore di Paul in quel momento era il primogenito di John e Cinthya ovvero Julian, che veniva considerato dall’autore della canzone come un figlio. La canzone è nata durante il viaggio di Paul verso la casa di Julian.

Come ha raccontato il bassista del gruppo musicale, egli doveva guidare per circa un’ora e dopo aver spento la radio, ha improvvisamente cominciato a cantare: “Hey Jules – don’t make it bad, take a sad song and make it better…”. Nel luglio del 1968, Paul la fece sentire a John il quale è rimasto molto colpito dalla canzone. Ma se questa canzone è dedicata a Julian come mai il brano dice “Hey Jude”?

La risposta è molto più semplice di quello che potremmo pensare, infatti il titolo della canzone è stato cambiato per un motivo di musicalità. Inoltre il nome Jude era uno dei nomi preferiti da Paul.

Nonostante questo brano sia stato scritto per consolare un bambino di 5 anni, ad oggi questa canzone è diventata una canzone universale dalla quale ognuno di noi può imparare qualcosa. Il testo è estremamente profondo e pieno di significati nascosti, come ad esempio quello del potere terapeutico della musica (“Hey Jude, don’t make it bad take a sad song and make it better”) e in generale invita a chiunque la ascolti a cercare il coraggio di andare avanti dentro di sé (“the movement you need is on your shoulders”). La vita non è sempre “rose e fiori” , ma questa canzone vuole farci guardare dentro di noi per capire che l’unico modo per superare un momento brutto della nostra vita è trovare quella forza e serenità che solo noi possiamo trovare dentro noi stessi. 

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