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Seconda tappa del Tour: Impresa da "finisseur" di Victor Lafay

Un inizio come non si era mai visto prima, ritmi forsennati animano da subito la corsa. La seconda frazione, la più lunga di questo Tour de France, parte da Vitoria Gasteiz e arriva a Saint Sebastian, percorso molto simile ad una classica. La fuga di giornata si forma dopo una decina di chilometri e vanno in avanscoperta: Edvald Boasson Hagen, Remi Cavagna e Neilson Powless alla ricerca di punti preziosi per la maglia a pois. Nella parte iniziale di corsa, scollinate le prime due asperità, il vantaggio massimo dei battistrada si assesta sui 4'. Dopo la metà di gara, alza il ritmo la Uae di Tadej Pogacar intenzionata a fare sul serio. Scollinato l'Alto de Alkiza cede il passo tra i fuggitivi il francese Remi Cavagna, poco dopo anche il norvegese Boasson Hagen decide di alzare bandiera bianca. Powless rimane solo al comando prima delle ultime due salite di giornata, ma il vantaggio rispetto al gruppo maglia gialla è notevolmente ridotto. Sullo scollinamento finale è Simon Yates a fare l'andatura, sempre più deciso a prendere quei preziosi 8" di abbuono che gli permetterebbero di eguagliare il tempo in classifica generale di suo fratello gemello Adam. La sorte non è benevola nei confronti di Simon perchè viene preso alla sprovvista dai due favoriti del Tour, Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar, infatti è proprio il corridore sloveno a transitare per primo sull'ultima asperità finale. In discesa il gruppo si ricompatta e molti corridori sono pronti a darsi battaglia per la vittoria di tappa. Prima degli ultimi km prova ad andare da solo lo spagnolo Pello Bilbao ma viene ripreso all'imbocco dell'ultimo chilometro grazie ad uno strepitoso lavoro della Jumbo Visma. Sul rettilineo finale parte lungo Victor Lafay che porta a casa una vittoria al Tour che per la sua squadra la Cofidis mancava da 15 anni. Bene anche gli italiani Ciccone e Bettiol. Dopo due tappe scoppiettanti, domani saranno le ruote veloci a farla da padrone

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