Recensione Cubot X50 – Nel panorama degli smartphone di fascia media c’è un nuovo concorrente, Cubot X50, che con la sua scheda tecnica di buon livello prova a raccogliere consensi da chi cerca prestazioni soddisfacenti senza spendere cifre esagerate. Lo abbiamo provato per qualche settimana e oggi vi raccontiamo come funziona.
Design & Ergonomia
Con uno schermo da 6,67 pollici era inevitabile che le dimensioni fossero decisamente importanti. Vista la fascia di prezzo inoltre è scontato che l’ottimizzazione delle cornici non sia così estrema. Il risultato è dunque uno schermo decisamente grande, non tanto da diventare difficile da gestire ma comunque difficile da utilizzare con una sola mano, anche per via delle sue misure: 171 x 75 x 9 millimetri non sono decisamente pochi. Trova comunque facilmente posto in tasca, anche se il peso di quasi 216 grammi si farà sentire.
Buona la posizione del lettore di impronte digitali, collocato sul lato destro del frame e facilmente raggiungibile sia con l’indice che con il medio della mano sinistra, ma anche eventualmente con pollice o indice della mano destra. La cover posteriore è in metallo satinato, scelta che migliora decisamente il grip, ma nella confezione di vendita è presente anche una cover in gomma che permette di avere un grip praticamente perfetto.
Prestazioni
Il chipset MediaTek Helio P60, con CPU octa core a 2 GHz e GPU ARM Mali-G73 MP3, affiancato da 8 GB di RAM e 128 GB di memoria interna, si difende bene in tutte le situazioni. Nell’uso di tutti i giorni non abbiamo notato impuntamenti o perdite di frame, e lo smartphone ha sempre reagito in maniera adeguata in tutte le situazioni.
Anche nella riproduzione di video non ci sono stati rallentamenti, sia con i contenuti in locale sia con quelli in streaming, sia sotto copertura WiFi che in 4G. Bene anche il Bluetooth, nonostante sia supportato solo lo standard 4.2 che aumenta leggermente i consumi, soprattutto con l’utilizzo di cuffie wireless, le uniche utilizzabili vista l’assenza di un connettore da 3,5 millimetri.
Il grande schermo è ovviamente invitante anche per chi ama giocare e da questo punto di vista Cubot X50 non delude. I classici giochi da smartphone non danno alcun problema e anche titoli come Real Racing 3 sono decisamente godibili. Qualche scatto solo sui giochi tridimensionali molto pesanti, ma niente di particolarmente fastidioso.
A bordo dello smartphone troviamo Android 11, senza personalizzazioni o bloatware. Bella anche la scelta di lasciare le icone originali senza utilizzare temi particolari, lasciando così all’utente il piacere di un’esperienza sostanzialmente stock. Le patch di sicurezza sono quelle di maggio 2021, e questo è uno dei pochi punti dolenti dello smartphone, che difficilmente riceverà aggiornamenti di sicurezza in maniera regolare, un problema che accomuna la maggior parte dei produttori cinesi di seconda fascia.
Rivedibile il comportamento del lettore di impronte, collocato sul frame laterale subito sotto al tasto di accensione/sblocco. La precisione non è il suo forte, visto che almeno due volte su dieci non riconosce l’impronta, e nemmeno la velocità impressiona: ci vuole quasi un secondo perché l’impronta venga riconosciuta e lo schermo sia sbloccato.
Abbiamo comunque notato che la precisione è leggermente migliorata nel corso del nostro test, quindi è probabile che nel tempo la situazione del lettore migliori diventando meno fastidiosa.
Fotocamera
Di buon livello la fotocamera posteriore, almeno in riferimento alla fascia di prezzo. Al sensore principale da 64 megapixel, prodotto da Samsung, fanno da contorno un sensore da 16 megapixel con lente ultra grandangolare e un sensore macro da 5 megapixel, oltre a un sensore da 0,3 megapixel sulla cui effettiva utilità ci rimane più di qualche dubbio.
Buone le immagini con tanta luce, ma anche quando la luce è più incerta i risultati sono soddisfacenti. Buono l’effetto bokeh, soprattutto sui soggetti molto ravvicinati, mentre sia il grandangolare che il macro soffrono maggiormente, perdendo in definizione e luminosità degli scatti, pur rimanendo sempre su livelli accettabili.
Batteria & Autonomia
La batteria da 4.500 mAh ci ha stupito in senso positivo, offrendo due giorni di autonomia con un utilizzo normale e arrivando a sera con una buona carica residua, sempre superiore al 20%, anche nelle giornate più impegnative, con almeno 7 ore di schermo. Peccato solo per l’assenza di una ricarica rapida.
Cubot ha infatti optato per la ricarica a 10 watt, che costringe a lunghe attese, leggermente superiori alle due ore e mezza, poco male solo se siete abituati a caricare lo smartphone di notte. Il connettore USB Type-C è indubbiamente un punto a favore, visto che ormai rappresenta lo standard ed è molto semplice trovare un cavo per caricare la batteria.
In conclusione
Possiamo dunque dire che questo Cubot X50 si difende egregiamente, offrendo una scheda tecnica di buon livello e un software all’altezza. Se il vostro budget si aggira attorno ai 200 euro può essere una buona scelta, senza alcuna assenza di rilievo e con prestazioni convincenti.
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