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Quindicesima Tappa del Giro: Un fenomeno che colora le montagne di rosa

Prima tappa alpina di questa edizione 107 della corsa rosa, si parte da Manerba del Garda a Livigno per un totale di 222 km. Da scalare ci sarà nella prima parte di gara il Londrino e il San Zeno e sul finale prima di arrivare a Livigno, il Mortirolo e il Foscagno. Pronti via si forma subito la prima fuga di giornata guidata da Bayer. Scavalcato il Londrino il gruppo dei fuggitivi diventa sempre più corposo ed è formato da 43 unità. Riescono a raggiungere un vantaggio massimo di 5'40", il gruppo maglia rosa sempre guidato dagli alfieri di Tadej Pogacar vuole controllarli a vista. Al passaggio sul Mortirolo in testa ne rimangono tre: Scaroni, Pellizzari e Conci; al loro inseguimento sono rimasti 16 fuggitivi. Nella parte finale il gruppetto degli attaccanti si seleziona ancora, perdono terreno Ghebreigzabhier e Piganzoli, poi sulla salita delle Motte anche Scaroni, Velasco, Ries e Vansevenant. In testa ci sono Narvaez, Conci, Geschke, Steinhauser, Quintana, Piganzoli, Alaphilippe, Valter, Storer e Covili: sono loro che attaccano al comando il Passo Foscagno.

Il primo ad attaccare è Georg Steinhauser che se ne va tutto solo, al suo inseguimento Nairo Quintana . Ai -13 km dal traguardo, il canovaccio della tappa cambia: Tadej Pogacar chiede l’ultima accelerata a Majka e poi attacca facendo subito il vuoto. Uno ad uno ha recuperato tutti i corridori all’attacco fino a mettere nel mirino Nairo Quintana, transitato per primo sul Foscagno: a due chilometri dalla conclusione, aggancio e sorpasso della maglia rosa che vola verso la sua quarta vittoria al Giro. Un assolo, un vero e proprio capolavoro balistico.



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