Da lunedì 10 gennaio diverse Regioni cambieranno colore. C’è chi è in zona bianca e finirà in zona gialla e chi invece passerà in arancione. Vediamo chi cambierà colore.
Presto l'Italia sarà prevalentemente in zona gialla, con diverse Regioni in arancione. Al momento il nostro Paese è diviso a metà tra zona bianca e zona gialla, ma già dal 10 gennaio – il primo lunedì dopo la Befana, data prevista per il rientro a scuola quasi ovunque – moltissime Regioni cambieranno colore. La conferma arriverà solo con il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di venerdì 7 gennaio, ma in diversi casi c'è più di un indizio. La novità, però, è che almeno una Regione da lunedì passerà in zona arancione: è la prima volta da quando sono cominciate le riaperture alla fine della scorsa primavera. Solo tra un paio di giorni, con l'ordinanza del ministro Speranza, sapremo con certezza i colori delle Regioni dalla prossima settimana, ma possiamo provare a fare una previsione.
Le Regioni che hanno gli ospedali sotto pressione per ricoveri e terapie intensive
E allora, per capire cosa succederà dopo la Befana e quali saranno i colori delle Regioni, bisogna scorrere gli ultimi dati aggiornati sul portale Agenas. Vediamo insieme quelli relativi all'occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica:
Abruzzo: 13% terapia intensiva, 16% area medica
Basilicata: 4% terapia intensiva, 20% area medica
Calabria: 15% terapia intensiva, 32% area medica
Campania: 8% terapia intensiva, 19% area medica
Emilia Romagna: 15% terapia intensiva, 18% area medica
Friuli Venezia Giulia: 16% terapia intensiva, 24% area medica
Lazio: 17% terapia intensiva, 20% area medica
Liguria: 21% terapia intensiva, 31% area medica
Lombardia: 15% terapia intensiva, 22% area medica
Marche: 21% terapia intensiva, 23% area medica
Molise: 5% terapia intensiva, 12% area medica
Provincia autonoma di Bolzano: 19% terapia intensiva, 17% area medica
Provincia autonoma di Trento: 24% terapia intensiva, 19% area medica
Piemonte: 19% terapia intensiva, 24% area medica
Puglia: 7% terapia intensiva, 12% area medica
Sardegna: 9% terapia intensiva, 9% area medica
Sicilia: 13% terapia intensiva, 24% area medica
Toscana: 15% terapia intensiva, 16% area medica
Umbria: 12% terapia intensiva, 27% area medica
Valle d'Aosta: 12% terapia intensiva, 47% area medica
Veneto: 19% terapia intensiva, 20% area medica
Considerando che l'incidenza è altissima ovunque, infatti, sono questi due valori a determinare il colore di una Regione. Per il passaggio in zona gialla bisogna superare il 10% in terapia intensiva e il 15% in area medica, per quello in zona arancione rispettivamente il 20% e il 30% e per la zona rossa 30% e 40%.
Le Regioni che rischiano la zona arancione e la zona gialla dopo la Befana
Guardando i dati è evidente che ci saranno una serie di cambiamenti: Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta passeranno quasi certamente in zona gialla. Hanno superato tutte entrambi i limiti che determinano il cambio di fascia, in alcuni casi anche di molto. Discorso diverso per la Campania, al limite in terapia intensiva. Allo stesso tempo, però, c'è chi rischia di passare in zona arancione: la Liguria al momento ha i dati da arancione e probabilmente sarà la prima Regione a finire di nuovo in quella zona colorata dopo la Befana, da lunedì prossimo. Ma attenzione, perché in molte sono a rischio se non da lunedì prossimo dal successivo. L'occupazione degli ospedali è a un livello preoccupante in Calabria (già oltre il limite dell'arancione in area medica), Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Trento e Bolzano e Piemonte. Queste sono tutte Regioni già gialle che potrebbero passare in zona arancione nelle prossime settimane. Umbria e Valle d'Aosta, invece, sono bianche, ma se la situazione continua ad aggravarsi così velocemente rischiano il passaggio diretto in zona arancione già lunedì prossimo.
Comments