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Prima Tappa del Tour de France: L'impresa di Bardet




È il giorno della grande partenza da Firenze con più di 200 km e 7 gran premi della montagna per assegnare la prima maglia gialla a Rimini.

La fuga ci mette un pò a prendere forma e ha bisogno della prima salita di giornata per vedere 9 uomini evadere: fra questi, il pericoloso Matej Mohoric, Valentin Madouas, Ion Izagirre, Clement Champoussin e il giovane Frank Van den Broeck.

Vantaggio che sfiora i 6' e velocità in gruppo che aumenta piano piano: va subito in grande difficoltà Mark Cavendish, circondato da ben 4 compagni, che denota subito problemi di salute. Per lui sarà durissima arrivare al traguardo oggi e rischia di dire addio immediatamente al Tour e alla caccia al record di Merckx.

È la EF a prendere in mano le operazioni con il gruppo che comincia a perdere qualche velocista: si stacca soprattutto Fabio Jakobsen, che sarà raggiunto dal gruppetto Cavendish, mentre davanti restano in 8 con circa 3' di margine.

Sulla terza salita di giornata si selezionano ulteriormente i battistrada, tanto da rimanere in 6, mentre il gruppo principale perde nomi importanti come Groenewegen, Philipsen, Lenny Martinez, Fernando Gaviria: distacco che torna però a salire fino a quasi 4'.

In avvicinamento al Barbotto i sei di testa aumentano il loro vantaggio fino a 5', e imboccano la salita più dura di giornata con 4'30" sul gruppo principale.

Proprio sul Barbotto la UAE prova a forzare il ritmo mettendo immediatamente in difficoltà David Gaudu, Kevin Vauquelin e soprattutto Mathieu Van der Poel: il gruppo si riduce a circa 50 unità mentre davanti perde contatto Ion Izagirre, il vincitore dei primi 3 gpm.

Allo scollinamento ancora 2'45" il vantaggio dei fuggitivi mentre anche Mads Pedersen perde leggermente contatto per poi rientrare nella discesa.

Sul Colle San Leo i 5 fuggitivi, Gibbons, Mohoric, Madouas, Abrahamsen e Van den Broeck conservano poco più di 2' sugli inseguitori, sempre guidati da Sivakov, con Carapaz costretto ad una rincorsa ulteriore dopo un cambio bici non esattamente velocissimo.

Nella seconda parte di ascesa è la Visma a prendere in mano la corsa mentre Romain Bardet tenta l'azione personale per riportarsi sui battistrada, ormai lontani poco più di un minuto.

Il francese, atteso dal compagno Van den Broeck, sfrutta la discesa per rientrare su Madouas e Abrahamsen; dietro, il gruppo transita a 1'20".

Sulla salita verso Montemaggio, penultima di giornata, si muove Ben Healy ma davanti il ritmo dei due DSM è molto interessante tanto da far cedere di schianto Abrahamsen e sul passo anche Madouas.

La rimonta di Ben Healy non è così incisiva, così i due DSM possono davvero cominciare a sognare un colpo alla vigilia totalmente inatteso: fra loro e il traguardo, soprattutto, l'ultima difficoltà della tappa, San Marino.

Bardet e Van den Broeck scollinano con 1'20" su Ben Healy, ormai arresosi, e 1'40" sul gruppo: per i due 27 km velocissimi per coronare la loro impresa.

Il finale diventa emozionante con Lidl, EF e Visma in caccia che guadagnano secondo su secondo ai due battistrada che conservano appena 30" a 5 km dal traguardo.

È impressionante il lavoro di Frank Van den Broeck, in fuga dalla mattina ma ancora capace di tenere a distanza il gruppo e mantenere vivo il sogno giallo.

L'ultimo km è palpitante con i due DSM che riescono clamorosamente a resistere e a regalare la maglia gialla a Romain Bardet!

Applausi a scena aperta per Frank Van den Broeck, poi Wout Van Aert regola il gruppo principale, staccato di 5".

In classifica generale comanda dunque Bardet, con 4" su Van den Broeck e 11" su Van Aert.

Domani seconda tappa con arrivo a Bologna: attenzione alla doppia scalata del San Luca nel circuito finale.



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