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Oggi veniva ucciso il brigadiere Cezza a Melfi. Il ricordo

Oggi, 22 Luglio, si celebrano, a Melfi, le solenni ricorrenze della morte del

Brigadiere Antonio Cezza, attinto gravemente da colpi di arma da fuoco cinque giorni

prima. Gli eventi, di quel Luglio 1990, possono essere così riassunti: alla Caserma del

Comando Carabinieri di Melfi arrivò una chiamata per una rissa in corso presso la Villa

Comunale - all'epoca ancora recintata -. Benché libero dal servizio, adempiendo al dovere

di carabiniere, il giovane Antonio Cezza accorreva sul posto e si trovava faccia a faccia

con un pregiudicato locale, il quale estraeva un fucile a canne mozze caricato a lupara e

gli sparava in pieno volto, ferendolo gravemente. Il giovane Antonio morirà al San Carlo

di Potenza dopo giorni di agonia.

La vicenda di Antonio Cezza deve ricordare tutti noi che la mafia operava e continua ad

operare utilizzando la propria violenza, la prevaricazione dell'altro, usa, a volte, anche le

armi per prendere e stabilire un suo illegittimo potere. Antonio, quel giorno, non era in

servizio ma decise comunque di andare incontro alla morte perché sentiva che quello era

il suo dovere, proteggere i cittadini da un pericolo, in ottemperanza al giuramento di

fedeltà alla Repubblica. Antonio è sì un eroe, ma da lui possiamo trarre una importante

lezione: adempiere al proprio dovere per difendere un ideale di legalità, onestà, giustizia

anche a costo della propria vita. Il Carabiniere fu insignito -postumo- di una medaglia

militare: Medaglia d'Argento al Valor Militare (MAVM) per il suo eroico gesto. Il

contesto in cui si consumava il delitto era teso in quanto le neonate cosche mafiose si

contendevano ancora il territorio; siamo quindi di fronte a una guerra di mafia, guerra

che poi sfocia in faida qualche anno dopo - la tristemente celebre faida del Vulture che si

concluderà con l'Operazione Napoleone nel 2008 -.

Ricordare Antonio è importante per ciò che è stato, continuare a difendere la legalità, la

giustizia, la pace è necessario per mantenere viva la sua figura e tutte le vittime innocenti

di tutte le mafie, cadute adempiendo il loro dovere.

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