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La deforestazione: quello che forse non sai

La foresta Amazzonica è in pericolo, non solo a causa dell’inquinamento ma anche per l’aumento della deforestazione: nel 2020 abbiamo perso oltre 11 mila chilometri quadrati di alberi.  La causa di questo fenomeno è dovuta all’80% dalle aziende agricole, contadini e pastori che per liberarsi della vegetazione e avere più spazio per coltivare la terra o allevare il bestiame, spesso illegalmente, appiccano incendi. Ricordiamoci che nell’agosto del 2019 circa 72 mila incendi in poco tempo hanno devastato gran parte della foresta Amazzonica. Gli incendi sono spesso ingestibili e così grandi che la coltre di fumo sollevata da fuoco è giunta addirittura a oscurare il cielo della città di San Paolo, in Brasile.

Ed è proprio in Brasile, dove è ospitato circa il 65% della foresta amazzonica che la questione è sfociata in un grande attacco politico verso il presidente Jair Bolsonaro, indicato come il responsabile di queste catastrofi per la sua scarsa attenzione verso la protezione dell’ambiente. Infatti il presidente della Repubblica brasiliana non ha mai nascosto il suo scetticismo verso le politiche ambientali e accusa senza prove le ONG, Organizzazioni Non Governative, di aver appiccato volontariamente gli incendi per danneggiare l’immagine del governo.  

Ritornando alla deforestazione, molti pensano che la perdita della foresta Amazzonica significa perdere una fondamentale riserva di aria respirabile. In realtà la verità è ben diversa: secondo Giorgio Vacchiano, ricercatore dell’Università degli Studi di Milano, intervistato dal quotidiano della Repubblica per commentare quanto avvenuto in Brasile, l’Amazzonia fornisce al massimo il 6% dell’ossigeno terrestre. Infatti gran parte dell’aria buona deriva dalla fotosintesi delle alghe presenti negli oceani. 

Questo ovviamente non significa che la deforestazione non sia un problema ma più che preoccuparci dell’abbassamento dei livelli di ossigeno a disposizione dovremmo preoccuparci dell’impatto negativo sul clima. Infatti la foresta Amazzonica rappresenta un fondamentale pilastro per l’equilibrio climatico poiché assorbe dai 150 ai 200 miliardi di tonnellate di carbonio. Senza di essa l’anidride carbonica rimarrebbe accumulata nell’atmosfera contribuendo a formare una cappa che trattiene il calore solare e, tramite l’effetto serra, aumenta la temperatura superficiale della Terra. 

È importante quindi salvaguardare la foresta Amazzonica che secondo alcuni climatologi a questo ritmo rischia di diventare una savana, distruggendo un patrimonio di biodiversità inestimabile

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