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Il Colosseo “nascosto”, ora aperto al pubblico. Ecco quando!

Dal 26 giugno, su prenotazione, è possibile accedere a un nuovo percorso nei sotterranei del Colosseo, frutto di un imponente restauro iniziato nel 2018 finanziato dal Gruppo Tod’s.

Giochi, duelli tra gladiatori, lotte tra uomini e animali sono gli spettacoli che hanno animato questo monumento d’epoca Romana, oggi simbolo e cuore della Capitale nonché una delle mete turistiche più ambite al mondo.

Sono stati coinvolti 45 restauratori, 14 archeologi, 14 operai edili, 4 ingegneri, 3 architetti e 2 geometri per dare vita a questo percorso inedito, ora accessibile grazie ad una passerella di quasi 170 metri.

Un mondo da scoprire quello degli ipogei che al tempo dei Romani era un luogo buio, illuminato da qualche torcia, ma vivo e in continuo movimento grazie al lavoro di operai e di macchine come montacarichi e ascensori. In questo luogo non solo venivano tenuti in gabbia animali feroci come orsi, tori, leoni e tigri, catturati dai Romani in tutto l’Impero, ma si preparavano al duello anche i gladiatori, combattenti muniti della spada romana “glaudius”.

I visitatori attraverso l’utilizzo di un’app sul proprio cellulare in una serie di 6 soste lungo la passerella, possono godersi la storia degli ipogei dal 70 d.C. al 523, data dell’ultimo spettacolo del Colosseo.

E’ importante investire nella cultura perché rappresentano un motore di slancio per la nostra società. È anche motivo di sviluppo economico non solo per il conseguente turismo ma anche per il restauro stesso di un monumento, basti pensare a quante persone sono state chiamate a partecipare a questo grande progetto del gruppo Tod’s. La cultura dunque è uno strumento importante per migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle nuove generazioni.

Orgoglioso di questo progetto, Diego Della Valle, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Tod’s ha rilasciato in merito a questo un’intervista a Vogue: “La cultura è anche un fattore di business: quando milioni di turisti arrivano in Italia e vedono il nostro “lifestyle”, vuole dire che vedono un bel monumento ma anche tutte quelle cose che qui si possono produrre da piccole e medie aziende artigianali, anche a conduzione familiare: questo si può considerare un enorme “volano” per l’economia del nostro Paese. Le imprese devono essere responsabili, diventando un esempio”

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