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Festa della Liberazione dalla mafia, a che punto siamo? L'editoriale

Da più di sessant’anni i valori della Democrazia sono messi a dura prova dalla criminalità organizzata.

La mafia è la negazione più totale dei valori della Resistenza, dei valori contraddistintivi della Nostra Repubblica che, anni or sono, gl’Italiani hanno scelto a scapito della Monarchia. Gli Italiani vogliono sentirsi liberi in uno Stato libero, ma la mafia, soprattutto in alcune zone, impedisce la realizzazione di questo sogno e nonostante gli sforzi la mafia, soprattutto quando lo Stato le inferisce colpi quasi letali, l’organizzazione criminale ne esce indebolita, ma non sconfitta. Il cittadino, però, deve collaborare per sconfiggere la mafia perchè le autorità da sole non potranno mai portare a termine la missione per la quale sono chiamate ad operare. Ritengo, pertanto che lo Stato, dall’alto dei suoi poteri, deve poter porre in essere tutele nei confronti dei cittadini onesti e che onestamente conducono la loro esistenza; deve tutelare la gente che ci mette l’anima nel lavoro che svolge, qualunque esso sia, perchè da quel lavoro guadagna il pane per la sua famiglia e sfama la sua prole senza dover ringraziare nessuno se non se stesso.


Lo Stato deve valorizzare il valore della scuola ponendo al centro il pensiero dello studente; lo studio delle materie fondamentali è sì importante ma se quel pensiero che si sviluppa non è applicato alla vita reale, quella fuori dai banchi di scuola, allora la scuola e lo Stato avranno creato un automa incapace di pensare secondo i suoi schemi. Bisogna sempre tenere a mente queste parole del De Amicis “ I tuoi libri sono le tue armi, la tua classe è la tua squadra, il campo di battaglia è la terra intera, e la vittoria è la civiltà umana.”

Solo con la cultura si potrà salvare il mondo intero. I Governi di tutto il mondo non dovrebbero vietare la cultura; la cultura rende il cittadino veramente libero di pensare e di rapportarsi: la mafia si può sconfiggere anche con un libro e una penna.


Il cittadino deve preferire l’onestà alla disonestà, il turno alla stretta di mano, deve preferire cioè una pratica che sia trasparente con se stesso e con gli altri; la mafia non è solo organizzazione criminale, è anche violazione della legge quando si va a scapito di un’altra persona con gli stessi diritti e gli stessi doveri di tutti: solo preferendo l’onestà alla disonestà la mafia perde manforte e, insieme all’educazione scolastica, prima, ed accademica, poi eventualmente, perde il consenso.


Lo Stato deve saper ascoltare la parola nuova dei giovani: solo loro, infatti, hanno in mano le chiavi del futuro e solo loro potranno prendere il posto di coloro che oggi quel posto lo occupano. I giovani solo la mente nuova, alimentata continuamente da idee, alimentata da impulsi sempre nuovi. I giovani hanno la mente aperta, avanzata, e devono essere valorizzati. Borsellino diceva che “se la gioventù le negherà il consenso allora anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come in un incubo”; i giovani urlano perchè vogliono vivere in un mondo che sia libero per davvero, che dia voce a tutti, che la mafia non imbavagli i cittadini onesti, che la mafia finisca la sua folle missione criminale perchè non ha senso.


I giovani rappresentano coloro che possono salvare il mondo. Lo Stato sia libero di essere Stato, il politico sia libero di essere politico: non deve esserci mafia nella politica perchè altrimenti si perde il senso stesso della Democrazia e della Libertà. Lo Stato deve essere Stato, deve proteggere il più debole dal più forte - guai se accade il contrario -.

L’antimafia siamo noi quando denunciamo, quando diciamo che le cose non vanno bene e ci impegniamo per aggiustarle, quando lavoriamo onestamente, quando rispettiamo gli altri, quando chiediamo senza pretendere, quando rispettiamo l’opinione dell’altro. L’antimafia è la resistenza vera di un popolo che rifiuta i metodi criminali; che ripudia il crimine organizzato dalla propria vita; che si affida ai professionisti dei settori; che si affida alle leggi; che si affida alla Giustizia e giustizia riceve, perchè la verità viene sempre a galla prima o poi.

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