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DOMANI GIORNATA DI RIAPERTURE DEI CONFINI! I DETTAGLI

Coronavirus: l'Europa riapre a 15 nazioni, ma l'Italia frena. Possibile quarantena per chi arriva da Paesi extra Ue

(reuters)

Domani 1° Luglio, sarà giornata di riaperture verso l’UE e non solo. Molti sono i punti interrogativi che l’Italia ma anche altri Paesi stanno cercando di risolvere perchè c’è il rischio che facendo arrivare persone da altre parti del mondo attualmente in piena emergenza sanitaria, potrebbe far riesplodere l’epidemia anche in Italia e, è un rischio che non possiamo correre anche se, dobbiamo pensare all’economia e molti miliardi di euro di fatturato in questa stagione è prodotto grazie anche alle visite straniere. L’Italia valuta l’ipotesi di non aprire le frontiere esterne ai 15 Paesi extra-Ue compresi nella lista approvata oggi dai governi europei a Bruxelles. Anche su suggerimento del ministro della Salute, Roberto Speranza, il governo è orientato a non correre rischi ed evitare l’apertura dei confini alle nazioni selezionate a livello europeo che da domani, primo luglio, potranno riattivare i collegamenti con l’Unione sospesi il 17 marzo causa Covid. Come scrive anche Repubblica: Il timore è che riaprendo ora le frontiere esterne si possa riattivare la catena dei contagi. Per questa ragione l’Italia è orientata a tenere la quarantena obbligatoria per tutti coloro che arrivano da una nazione non Ue, anche se è transitato in un altro partner interno a Schengen. La decisione dovrebbe essere formalizzata dal governo italiano entro la mezzanotte di oggi. Al momento non cambia nulla invece per i Paesi europei interni a Schengen, tra i quali resta la libera circolazione decretata dal governo il 3 giugno e abbracciata da tutta Europa il 15 giugno.

I paesi che l’Europa ha inserito nella lista verde sono Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Tailandia, Tunisia e Uruguay. A questi si aggiunge la Cina, inserita in fondo alla lista con un asterisco: Pechino entrerà a pieno titolo nell’elenco Ue solo se garantirà la reciprocità all’Europa.

L’Italia che stamattina sembrava essersi accodata ai Paesi favorevoli alla riapertura è però orientata a tenere le sue frontiere esterne chiuse a tutti quanti. Resta il pericolo che cittadini di queste 15 nazioni entrino in un altro Paese europeo e poi arrivino in Italia grazie alla libera circolazione intra-Ue. Roma vuole evitare di chiudere Schengen, fatto che danneggerebbe del tutto la stagione estiva, e studia controlli diversi da quelli ai confini, come verifiche negli hotel: se si appurerà che una persona arriva da un paese extra-Ue, dovrà restare in quarantena per due settimane. L’Italia potrebbe non essere l’unico Paese a prendere tale decisione. La lista europea infatti non è vincolante, visto che la decisione sui confini esterni è di competenza nazionale. L’elenco mirava a raggiungere un coordinamento di massima tra partner dell’Unione, ovvero ad evitare l’apertura a paesi palesemente a rischio. Non a caso sono rimasti fuori dalla lista Usa, Russia e Brasile.

Voi che ne pensate a riaprire i confini con le nazioni che non sono nella lista verde? Fatecelo sapere attraverso i commenti!

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